Oggi il profci ha detto che la risposta a tutto è 42!
Incuriosito sono andato a cercaresulla wikipediaed ecco il risultato:Un gruppo di scienziati, i cui componenti sono in realtà la proiezione tridimensionale di una razza di esseri super-intelligenti provenienti da un'altra dimensione, costruisce Pensiero Profondo, il secondo più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto (in lingua inglese The Ultimate Question of Life, the Universe and Everything). Dopo sette milioni e mezzo di anni il computer fornisce la risposta: "42".
"Quarantadue!" urlò Loonquawl. "Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?"
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."
Il computer informa i ricercatori che progetterà per loro un secondo computer, più grande di sé stesso, incorporando entità viventi come parti della sua matrice computazionale, per dir loro qual è la Domanda. Questo nuovo computer viene chiamato Damonda (nella traduzione in lingua italiana: Terra) ed è così grande da venir spesso confuso con un pianeta.
Pochi minuti prima della pubblicazione del risultato però, i Vogon distruggono il computer, per creare un'autostrada iperspaziale (più tardi nella serie, si scoprirà che i Vogon sono stati assunti per distruggere Earth da un consorzio di filosofi e psichiatri che temevano di perdere il lavoro qualora il significato della vita fosse divenuto di pubblico dominio).
Poiché sono già prenotati per un giro di apparizioni nei talk-show per rivelare la Domanda, gli scienziati hanno assoluto bisogno di scoprirne il contenuto. Durante un incontro sul pianeta Magrathea con Arthur Dent (penultimo umano ad aver lasciato Earth prima della sua distruzione, e quindi la parte della matrice che più probabilmente contiene il risultato della ricerca), Frankie e Benjy rivelano un piano per estrarre la Domanda dal cervello di Arthur. Dato che questo significa rimuovere e sezionare il suo cervello, Arthur non approva il piano e riesce a scappare.
Senza possedere un vero risultato, gli scienziati propongono di usare il verso "How many roads must a man walk down?" (che apre la canzone "Blowin' in the wind" di Bob Dylan e che significa "Quante strade deve percorrere un uomo?") come Domanda da rendere pubblica nei talk-show (ma solo dopo aver respinto la domanda "Che cos'è giallo e pericoloso?").
Alla fine del libro "Il ristorante al termine dell'Universo" (secondo volume della Guida galattica per autostoppisti), Arthur Dent tenta di scoprire la Domanda estraendola dal suo subconscio e prendendo a caso da un sacchetto lettere dal gioco dello Scarabeo; il risultato è la frase: "Cosa ottieni se moltiplichi sei per nove" ("What do you get if you multiply six by nine"). Nella prima versione radiofonica della storia, Arthur commenta: "Ho sempre detto che c'era qualcosa di fondamentalmente sbagliato nell'universo..." ("I always said there was something fundamentally wrong with the universe").
[modifica] La risposta
Dato che 6 x 9 = 54, se questa è la Domanda, allora significa che l'universo è bizzarro e irrazionale; ma - d'altro canto - non c'è nessuna prova che questa sia veramente la Domanda. Dopotutto, Arthur Dent costituiva solo una piccolissima parte della matrice del computer Earth, e in ogni caso, al momento della distruzione il computer non era ancora giunto al termine della ricerca. Inoltre, Arthur e Ford scoprirono che gli abitanti antropomorfi della Terra discendevano dai Golgafrinchans, cosa che poteva aver influito sulla risposta irrazionale della mente di Arthur.
Ad ogni buon conto, facendo il calcolo in base 13, risulta 6 x 9 = 42! (ma Douglas Adams ha negato che questo abbia qualcosa a che fare con la storia).
Quando Google ha aggiunto una funzione calcolatrice al suo motore di ricerca, ha inserito anche la formula per la domanda La vita, l'universo e tutto quanto.
Nel 1993, a più di 10 anni dalla pubblicazione della Guida, sul newsgroup alt.fan.douglas-adams, l'autore mette chiarezza nel mistero con una breve risposta.
[modifica] La risposta dei programmatori
All'interno della comunità dei programmatori aleggia il dubbio che Pensiero Profondo avesse qualche problema nel gestire le precedenze degli operatori. Come spiegazione, si veda il seguente programma in C:
#include
#define SEI 1 + 5
#define NOVE 8 + 1
int main()
{
printf( "Il significato della vita: %d\n", SEI * NOVE );
return( 0 );
}
Il programma definisce le macro SEI come "1 + 5" e NOVE come "8 + 1"; quando viene eseguita l'operazione "SEI * NOVE", dato che nel calcolo matematico si usa dare la precedenza alla moltiplicazione sull'addizione, il computer si trova ad eseguire 1 + (5 * 8) + 1. Che risulta 42.
Incuriosito sono andato a cercaresulla wikipediaed ecco il risultato:Un gruppo di scienziati, i cui componenti sono in realtà la proiezione tridimensionale di una razza di esseri super-intelligenti provenienti da un'altra dimensione, costruisce Pensiero Profondo, il secondo più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto (in lingua inglese The Ultimate Question of Life, the Universe and Everything). Dopo sette milioni e mezzo di anni il computer fornisce la risposta: "42".
"Quarantadue!" urlò Loonquawl. "Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?"
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."
Il computer informa i ricercatori che progetterà per loro un secondo computer, più grande di sé stesso, incorporando entità viventi come parti della sua matrice computazionale, per dir loro qual è la Domanda. Questo nuovo computer viene chiamato Damonda (nella traduzione in lingua italiana: Terra) ed è così grande da venir spesso confuso con un pianeta.
Pochi minuti prima della pubblicazione del risultato però, i Vogon distruggono il computer, per creare un'autostrada iperspaziale (più tardi nella serie, si scoprirà che i Vogon sono stati assunti per distruggere Earth da un consorzio di filosofi e psichiatri che temevano di perdere il lavoro qualora il significato della vita fosse divenuto di pubblico dominio).
Poiché sono già prenotati per un giro di apparizioni nei talk-show per rivelare la Domanda, gli scienziati hanno assoluto bisogno di scoprirne il contenuto. Durante un incontro sul pianeta Magrathea con Arthur Dent (penultimo umano ad aver lasciato Earth prima della sua distruzione, e quindi la parte della matrice che più probabilmente contiene il risultato della ricerca), Frankie e Benjy rivelano un piano per estrarre la Domanda dal cervello di Arthur. Dato che questo significa rimuovere e sezionare il suo cervello, Arthur non approva il piano e riesce a scappare.
Senza possedere un vero risultato, gli scienziati propongono di usare il verso "How many roads must a man walk down?" (che apre la canzone "Blowin' in the wind" di Bob Dylan e che significa "Quante strade deve percorrere un uomo?") come Domanda da rendere pubblica nei talk-show (ma solo dopo aver respinto la domanda "Che cos'è giallo e pericoloso?").
Alla fine del libro "Il ristorante al termine dell'Universo" (secondo volume della Guida galattica per autostoppisti), Arthur Dent tenta di scoprire la Domanda estraendola dal suo subconscio e prendendo a caso da un sacchetto lettere dal gioco dello Scarabeo; il risultato è la frase: "Cosa ottieni se moltiplichi sei per nove" ("What do you get if you multiply six by nine"). Nella prima versione radiofonica della storia, Arthur commenta: "Ho sempre detto che c'era qualcosa di fondamentalmente sbagliato nell'universo..." ("I always said there was something fundamentally wrong with the universe").
[modifica] La risposta
Dato che 6 x 9 = 54, se questa è la Domanda, allora significa che l'universo è bizzarro e irrazionale; ma - d'altro canto - non c'è nessuna prova che questa sia veramente la Domanda. Dopotutto, Arthur Dent costituiva solo una piccolissima parte della matrice del computer Earth, e in ogni caso, al momento della distruzione il computer non era ancora giunto al termine della ricerca. Inoltre, Arthur e Ford scoprirono che gli abitanti antropomorfi della Terra discendevano dai Golgafrinchans, cosa che poteva aver influito sulla risposta irrazionale della mente di Arthur.
Ad ogni buon conto, facendo il calcolo in base 13, risulta 6 x 9 = 42! (ma Douglas Adams ha negato che questo abbia qualcosa a che fare con la storia).
Quando Google ha aggiunto una funzione calcolatrice al suo motore di ricerca, ha inserito anche la formula per la domanda La vita, l'universo e tutto quanto.
Nel 1993, a più di 10 anni dalla pubblicazione della Guida, sul newsgroup alt.fan.douglas-adams, l'autore mette chiarezza nel mistero con una breve risposta.
[modifica] La risposta dei programmatori
All'interno della comunità dei programmatori aleggia il dubbio che Pensiero Profondo avesse qualche problema nel gestire le precedenze degli operatori. Come spiegazione, si veda il seguente programma in C:
#include
#define SEI 1 + 5
#define NOVE 8 + 1
int main()
{
printf( "Il significato della vita: %d\n", SEI * NOVE );
return( 0 );
}
Il programma definisce le macro SEI come "1 + 5" e NOVE come "8 + 1"; quando viene eseguita l'operazione "SEI * NOVE", dato che nel calcolo matematico si usa dare la precedenza alla moltiplicazione sull'addizione, il computer si trova ad eseguire 1 + (5 * 8) + 1. Che risulta 42.
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