Interessante articolo apparso su Mondo Digitale.
Potete trovarlo QUI
26 settembre 2008
Elogio di Babele
Pubblicato da dimipaga alle 1:46:00 PM
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Saper suonare la chitarra non basta, dovete dimostrare di essere i migliori 'rocchettari' sulla piazza!
Allora impugnate la chitarra e date vita a sfide senza limite, facendo vibrare le vostre corde.
Seguite il ritmo e mettete all'opera tutta la vostra abilità a tempo di musica, premendo i numeri da 1 a 5 insieme alla SPACEBAR sulla vostra tastiera quando le note corrispondenti, scorrendo su di essa, si sovrapporranno ai cerchietti in basso nel quadro di gioco.
Potrete scegliere tra diverse melodie, alcune semplici altre più complicate, ma noi vi consigliamo di provarle tutte!
Buon divertimento e follow the music!
buona musica
U2
AC-DC
g'n's
Aerosmith
Bollettino della Vittoria
Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Firmato Diaz
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